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Fatal è stata, in sì pur breve apparizione su Terra ballerina,

quella suîte sincopata appena,

ove sopra abruzzesi massi dell'ormai brullo Gran Sasso

sui Monti di Luna quasi piena,

da Ursa giocoliera vita donasti,

sol per filiale amor,

ai due cuccioli di Cornelia nutrice.

Attrazione ben negata a vil pubblico di circense arte ignorata,

che nell'imboscata esca ordiva,

l'ingannevole frutto dal vago sapor d'ippocastano miele,

ma già con l'acre retrogusto di vischioso fiele.

E fiero come prode Anselmo intrepido,

che esibir volèa viril trofeo ancor tiepido,

l'ignoto Artemide straziante bramito a sacral vita, depredò.

Così, con piè fermo e a spada tratta, il dissimulator Goffredo di Buglione,

nella crociata della Diana cacciatrice,

in spuria Terrasanta tramandar bramava epica gesta,

che orfana su carroccio con cima, svettar nemmen potrebbe a malapena,

se non pendente malspennato pennacchio di Bassa Lorena.

Di vanagloria ebbro e nello stupor ottenebrato,

mai assente fu a Tartarico di Tarascona conquista del posto d'onor

in famigerata zona d'ombra e, tuttora a vuoto,

quella solar alpin stella ricerca oltre L'Aquila vetta,

da dove infin s'innalza, non già più Orsa Minore nel K2 quale vaghe stelle dell'Orsa,

bensì nascente astro qual ottava sorella dell'Orsa Maggiore.